Alfabetismo scientifico

 Il rapporto tra scienza e società sul web e social network secondo l’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società

immagine di persone che interagiscono tramite i social

Nel 2017, dopo anni di crescita, il livello di alfabetismo scientifico in Italia registra un arresto, ma nel 2020 recupera, raggiungendo un picco mai toccato prima.

Questi dati sono presi con cadenza annuale,dal 2007, dall’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società, che monitora l’andamento dell’alfabetismo scientifico nella penisola attraverso tre domande standardizzate su scala internazionale con le quali si è visto che nel 2020 i cittadini che non sanno rispondere correttamente a nessuna delle domande poste è pari a 14,5% mentre quelli che riescono a rispondere correttamente a tutte e tre le domande si avvicina al 30%.

Dunque, Poco più della metà degli italiani sa che il Sole non è un pianeta e riconosce correttamente la funzione degli antibiotici, mentre circa la metà sa che gli elettroni sono più piccoli degli atomi.

La quota più alta di chi non sa rispondere a nessuna delle tre domande è formata dagli  ultrasessantenni e chi ha con un basso titolo di studio. Chi riesce a rispondere correttamente a tutte e tre le domande, invece, sono i giovani e i laureati.

Oltre a queste tre domande, nelle rilevazioni del 2018 e del 2019 l’Osservatorio ha aggiunto due nuove domande: si è chiesto ai cittadini italiani se l’azoto è l’elemento più diffuso nell’aria e se il bit è l’unità di misura della quantità di informazione. Con la loro aggiunta si è visto che la quota di italiani che risponde correttamente a queste domande è di poco inferiore al 50%.

Inoltre, sono state aggiunte anche tre domande per rilevare se le affermazioni siano delle fake news o no, riguardanti l’aumento di calore del clima della Terra, l’autismo provocato dai vaccini e se la Terra sia piatta. Le risposte sono state molto interessanti:quasi la totalità dei cittadini afferma che la prima ipotesi sia vera, mentre per quanto riguarda le altre due abbiamo una percentuale di affermazione molto bassa, anche se nell’ultima la percentuale sarebbe dovuta essere uguale o vicino allo zero.

Gli indicatori usati in questi studi si focalizzano soprattutto sulla sola comprensione verbale, trascurando il ruolo della componente visuale,, ma dal 2014 l’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società  prova a rilevare l’alfabetismo scientifico visuale proponendo immagini attraverso la tecnica CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) .Rispetto all’alfabetismo scientifico , quello visuale sembra essere un dato più stabile nella popolazione italiana perché le immagini colpiscono di più l’immaginario dei cittadini ed è ormai un elemento chiave nella presentazione e diffusione di dati e temi scientifici .