IL MONDO DEL WEB ED IL PARALLELISMO CON IL MONDO SCIENTIFICO

Indagine sul reperimento di contenuti scientifico-tecnologici nel web e nei social media condotta da Observa Science in Society nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2022

Nel 2021 la fruizione dei contenuti scientifico-tecnologi, attraverso l’uso del web e dei social network, ha visto una battuta di arresto. Tale dato è stato estrapolato da un’indagine condotta dall’’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società 2022. Una pubblicazione editata dalla casa editrice il Mulino.scienza,intelligenza,web

La classifica dei media più utilizzati vede al primo posto la televisione e a seguire troviamo quotidiani, siti web e blog, riviste e, infine, la radio. Il 77% degli italiani afferma di aver visto almeno una volta un programma televisivo che parla di scienza e tecnologie. Più di due terzi consulta stampa quotidiana. Il 60% si informa su siti web e blog e il 54% legge riviste. Queste percentuali però diminuiscono se consideriamo l’attenzione rivolta dai cittadini alla consultazione e alla lettura di questi mezzi di diffusione.

Come estrapolato dall’ Annuario del 2021,dati relativi all’anno 2020, l’esposizione a contenuti scientifico-tecnologici nei media diminuisce all’aumentare dell’età e cresce all’aumentare del livello di istruzione. Facebook e YouTube rimangono i social più usati. Instagram ha visto una diminuzione, dal 67% al 64%, rispetto il 2020. Anche Twitter presenta una minima diminuzione che va dal 52% al 51% rispetto l’anno precedente. Notiamo invece un aumento della condivisione di contenuti scientifico-tecnologici su Facebook di quattro punti percentuali rispetto all’anno precedente ovvero da un 60% arriviamo ad un modesto 64%. Mentre su Instagram, Twitter e YouTube vengono condivisi maggiormente post o contenuti di natura non scientifico-tecnologico che superano addirittura il 50%.

La crescita della quota di cittadini che segue direttamente l’account di un esperto si è fermata rispetto al 2019. Ad oggi circa 3 italiani su 10 seguono un esperto. Però, anche in questo caso, si ripete il fenomeno della diminuzione di persone adulte che segue uno di essi rispetto ai giovani istruiti che raggiungono il 50%.