NEL 2021 LA QUOTA DI CHI SA CHE GLI ANTIBIOTICI NON HANNO ALCUN EFFETTO SULLE INFEZIONI CAUSATE DA VIRUS È LA PIÚ ALTA MAI REGISTRATA
Quando si analizzano i comportamenti del pubblico nei confronti della scienza è fondamentale valutare il livello di conoscenze scientifiche, denominato come “alfabetismo scientifico”. L’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società monitora l’andamento di questo fenomeno ogni anno, dal 2007, tramite tre domande standardizzate su scala internazionale. Dal 2014, supervisiona anche l’andamento dell’alfabetismo scientifico visuale.
Nel 2017, il livello di alfabetismo scientifico interrompe la sua crescita ma, nel 2019, arriva a livelli mai visti prima. I dati raccolti da Observa nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società mostrano come nel 2021 il 65% degli italiani sa che il Sole non è un pianeta e riconosce la funzione degli antibiotici; il 56% sa che gli elettroni sono più piccoli degli atomi. Confrontando i dati raccolti nel 2020 e nel 2021 emerge come la prima percentuale aumenta dal 60% al 65%. La seconda percentuale varia dal 52% al 56%. Dal 2018, l’Osservatorio decide di includere due nuove domande per stimare l’andamento dell’alfabetismo scientifico e nel 2020 introduce ulteriori quesiti per rilevare la diffusione di fake news.
L’ALFABETISMO SCIENTIFICO VISUALE
L’Osservatorio non trascura l’alfabetismo scientifico visuale sfruttando l’uso di immagini scientifiche. Nel 2015 propone la rappresentazione grafica del DNA; la rappresentazione della fecondazione in vitro mediante iniezione intracitoplasmatica; lo schema dell’atomo di idrogeno. La struttura del DNA è riconosciuta dal 90% degli intervistati e la fecondazione in vitro è definita una delle immagini diventate icone della scienza. Nel 2021 sono proposte nuovamente le prime due immagini e la terza è sostituita con la rappresentazione del Coronavirus: più del 90% degli intervistati riconosce la rappresentazione del DNA, mentre la capacità di riconoscere l’immagine della fecondazione in vitro diminuisce. Rispetto ai dati del 2020, in cui emerge che l’80% dei rispondenti sapeva identificare correttamente una delle immagini usate per descrivere il Coronavirus, nel 2021 la quota di chi sceglie le altre opzioni previste diventa inferiore ai dieci punti percentuale.
