Futuri ricercatori: dallo studio al lavoro all’estero

persona con camice in un laboratorio di scienze che osserva al microscopio

Da una scelta casuale ad una nuova passione. Intervista a Lucilla Martinelli, studentessa frequentante il terzo anno del corso di laurea in Scienze Biologiche del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre.

Perché la scelta del corso di laurea in Scienze biologiche?

La mia decisione di intraprendere il percorso di laurea in Scienze Biologiche è stata effettivamente casuale. Inizialmente, avevo l’intenzione di iscrivermi a Medicina; Scienze Biologiche è diventato il mio piano alternativo dopo aver fallito il test di ammissione. Tuttavia, con il passare dei mesi, ho gradualmente sviluppato un forte interesse per gli argomenti trattati nel corso, che ha portato alla mia scelta di rimanere qui.

Quali gli aspetti positivi o negativi di tale ambito accademico?

Uno degli aspetti che maggiormente apprezzo nel percorso di studi delle Scienze Biologiche è la ricca esperienza di laboratorio. La stragrande maggioranza delle materie prevede sessioni di laboratorio durante le quali si mette in pratica quanto appreso in aula. Gli aspetti negativi sono piuttosto limitati; uno su cui riflettere riguarda la mancanza dell’opportunità di specializzarsi in un ambito più definito fin dalla triennale, come ad esempio nei settori dell’ambiente o della biologia molecolare.

Dopo la laurea quali progetti di studio o lavoro?

Dopo aver conseguito la laurea triennale, ho intenzione di continuare i miei studi iscrivendomi al corso di laurea magistrale in Biologia Molecolare, Cellulare e della Salute. Attualmente, non ho ancora deciso con precisione i miei piani futuri, ma mi piacerebbe particolarmente lavorare all’estero in un momento successivo.persona con camice in laboratorio che osserva al microscopio