La percezione del cambiamento climatico: gli italiani e i dati

Observa si propone di studiare come gli italiani percepiscono il cambiamento climatico.

diagramma a barre che indica un confronto tra i dati sulla credibilità raccolti nel 2019 e nel 2022

L’Annuario Scienza Tecnologia e Società di Observa monitora il rapporto tra cittadini e scienza. Nell’edizione del 2023 vi è un approfondimento sul cambiamento climatico, utile per intuire come le abitudini degli italiani stiano cambiando nel tempo. Dalla ricerca emrge una crescente preoccupazione sui temi ambientali, ma soprattutto una maggiore fiducia nella scienza e negli scienziati.

La preoccupazione crescente per il cambiamento climatico deriva dall’esperienza quotidiana delle persone (alluvioni, innalzamento delle temperature, ecc.) e dalle imponenti proteste dei giovani. Secondo i dati, coloro che credono nel riscaldamento globale sono aumentati rispetto agli scettici. Tra questi, giovani e laureati hanno costruito il loro giudizio sulle parole degli scienziati. Dunque, la scienza ha più valore per gli italiani delle posizioni degli ambientalisti.

 

Il livello dell’analfabetismo scientifico degli italiani e la loro età sono molto connessi: gli scettici sono per lo più persone over 60. Diversamente chi è realmente preoccupato è under 30, si informa attraverso i social e ha fiducia nella scienza. Inoltre, emerge come fattore d’influenza l’orientamento politico: coloro che sentono il problema climatico sono elettori di centro-sinistra.

Persone più giovani e con un alto grado di istruzione citano tra le cause gli interessi economici, diversamente da persone con età maggiore e un grado di istruzione inferiore che accusano politici e cittadini di scarsa volontà.

Anche l’utilizzo dei social influisce sulle opinioni come affermano Massimiano Bucchi, Enzo Loner e Barbara Saracino, curatori del primo volume dell’Annuario, nella ricerca : “Curiosamente, chi usa più spesso i social network per informarsi su scienza e tecnologia reputa più importante ascoltare i giovani o gli ambientalisti, anziché gli scienziati. Forse perché questo è lo strumento che […] ben si adatta a quanti […] cercano mezzi rapidi ed efficaci per diffondere le proprie idee”.

Si nota una distinzione tra l’opinione degli uomini e delle donne: gli uomini insieme a over 60 ed elettori di centro-sinistra si basano sulle informazioni scientifiche; donne tra i 30 e i 44 anni ed elettori del M5S danno credito agli ambientalisti.

In conclusione, emerge una crescente preoccupazione sui temi ambientali, ma soprattutto una maggiore fiducia nella scienza e negli scienziati rispetto ai dati riportati nel primo capitolo dell’Annuario Scienza Tecnologia e Società del 2022.