SENSIBILITA’ AI TEMI AMBIENTALI NEL BELPAESE, Observa

Diminuiscono gli scettici del cambiamento climatico, e c’è maggiore attenzione ai pareri degli scienziati. A dirlo è Observa nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2023.

Secondo Observa, negli ultimi anni gli italiani hanno manifestato una crescente sensibilità per i temi dell’ambiente in relazione a scienza e tecnologia. Nel rapporto emerge come gli italiani nel 2022 credano che il problema dell’ambiente che desta maggiore apprensione sia il cambiamento climatico; gli altri problemi rilevati sono la siccità, lo smaltimento dei rifiuti e l’inquinamento dell’aria, con l’uso di combustibili fossili, che pure è una delle cause dell’innalzamento della temperatura terrestre, indicato in misura minore.

Secondo i dati, si è passati da circa un italiano su cinque che nel 2009 era dubbioso sul global warming, a nove italiani su dieci che, in seguito a dichiarazioni di esperti e vicende come il “Climate gate”, ritengono che il riscaldamento terrestre sia reale.

Concentrandosi sugli scettici, se il genere, il livello di istruzione e di alfabetismo scientifico non influenzano tali posizioni, si nota come essi risultino particolarmente rappresentati nella fascia degli over 60 e meno rappresentati in quella degli under 30, più attenti a queste problematiche anche tramite manifestazioni come i “Fridays for future”.

Altre considerazioni possono essere fatte per quanto riguarda gli schieramenti politici, con le persone consapevoli di questo fenomeno maggiormente di centro-sinistra e con gli elettori di centro-destra più propensi al non avere un’opinione a riguardo. Un ulteriore aspetto riguarda le basi su cui si fondano le convinzioni, sia gli scettici che le persone consapevoli del cambiamento climatico fondano al 50% le loro posizioni sull’esperienza personale del clima, con conclusioni che si rivelano però opposte.

Rispetto al 2007 si è registrato un raddoppio delle persone che sostengono la tesi del riscaldamento suffragata dagli studi scientifici, accompagnato ad un dimezzamento di chi crede nell’allarme lanciato dagli ambientalisti. Per combattere questo problema sono necessari interventi che coinvolgano l’intera società, con il 61% degli italiani che ritiene però che ciò sia frenato da interessi economici, ma anche una crescente sfiducia nelle capacità dei politici di affrontare questa situazione.

In conclusione si può affermare che i due terzi degli italiani ritengano gli scienziati come gli interlocutori principali a cui affidarsi per trovare strategie per combattere il global warming; un piccolo credito viene riscosso anche dai giovani e dagli ambientalisti.