Indipendenza energetica: si apre il dibattito sui social

A seguito dei recenti scontri tra Russia e Ucraina risulta evidente l’assenza di un’indipendenza energetica in Italia.

Quale fonte d’energia, secondo gli italiani, consentirebbe all’Italia di raggiungere l’indipendenza economica

Come si legge su La Stampa nell’articolo sull’indipendenza energetica italiana, “Autonomia energetica: “Italia quintultima in Europa ma seconda per disponibilità di risorse rinnovabili”” a cura di Teleborsa, Agenzia stampa indipendente di economia e finanza:

nel 2022 l’Italia, strettamente dipendente dall’estero per quanto riguarda gas e petrolio, oggi risorse essenziali, è stata messa alle strette a causa del conflitto tra Ucraina e Russia. È stata quindi individuata una forte debolezza della nostra penisola, l’incapacità di fronteggiare questo momento di difficoltà. L’Italia si piazza infatti quinta tra le nazioni europee con minore autonomia energetica nel continente con poco più del 22% dell’energia utilizzata prodotta nella nostra nazione.

Dubbi e scelte degli italiani in ambito energetico

Secondo Observa, nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2023, gli italiani hanno risposto a cosa il Governo dovrebbe fare per ridurre la dipendenza da combustibili fossili. Il governo ed i cittadini italiani si sono quindi chiesti: “Come rendere l’Italia indipendente energeticamente? Su cosa bisognerebbe investire? Nucleare? Fonti rinnovabili?

E dove dare sfogo al dibattito se non sui social ormai continuativo veicolo d’informazione?

Possiamo identificare da questo dibattito due linee di pensiero in opposizione tra loro:

La gran parte della popolazione italiana sembrerebbe essere orientata su unottica di sostenibilità e fonti rinnovabili, investendo nell’energia solare, come in energia eolica, geotermica ed idroelettrica, per non parlare di quelle con minore notorietà come marina e delle biomasse.

Infatti, circa il 68% condivide questa <<spinta green>>, indirizzata al rispetto dell’ambiente e lo sfruttamento di tutti gli “scarti” ai quali in passato forse si è dato poco rilievo, consapevoli che questi interventi ed accorgimenti, non saranno sufficienti per l’autonomia del paese.

Opinioni contrastanti sull’utilizzo di energia nucleare, pro e contro

Per quanto riguarda l’energia nucleare, questa viene sostenuta da coloro che mirano ad uneffettiva autonomia energetica. In netta minoranza a causa dello scetticismo dipendente dagli avvenimenti più recenti. Da cui un estrema chiusura, i diffusissimi timori e rifiuti per impatti ambientali estremi e tumori legati a catastrofi, quali Chernobyl (1987) e Fukushima (2011).

Ciò nonostante, questa nel 2022 ha avuto un aumento dei consensi, con circa il 41% di consensi contro un’opposizione di circa il 38%.

Influenza politica e socio-culturale

È interessante osservare come ci sia una polarizzazione anche in termini politici e socio-culturali: poiché coloro che si identificano nel primo gruppo risultano appartenere, per la maggior parte, a gruppi di centro-destra; mentre nel secondo a gruppi di centro-sinistra con un titolo di studio elevato.

La questione è ancora molto dibattuta, ciò nonostante possiamo riconoscere una <<spinta green>> da parte soprattutto dell’Unione Europea. Oltre all’aumento dei consensi rispetto all’energia nucleare, soprattutto al seguito del recentissimo conflitto tra Russia ed Ucraina.