Carne coltivata e salute

Spesso si sente parlare della carne coltivata come alimento nocivo per la salute.

scienziato che osserva dal microscopio campioni di carne coltivata per verificarne rischi e pericoli

In realtà i rischi e i pericoli temuti riguardo la carne coltivata sono gli stessi ai quali i consumatori sono esposti quotidianamente.

Secondo il codex alimentarius esiste una distinzione tra i due:

il pericolo è definito come “un agente biologico, chimico o fisico o una condizione di un alimento che può potenzialmente causare un effetto nocivo per la salute”; mentre il rischio è “una funzione della probabilità di un effetto nocivo per la salute e della gravità di tale effetto, conseguente a uno o più pericoli negli alimenti”.

A tal proposito gli esperti ribadiscono l’attuale esposizione dei consumatori a 53 rischi in ambito alimentare, al contempo, però, esistono già molti strumenti volti a mitigarli.

Attualmente chi è che gestisce i rischi e gli strumenti volti ad attenuarli?

L’Italia e gli stati membri dell’Unione Europea non hanno sovranità in ambito alimentare. Infatti i controlli sono disposti da diversi enti. Dalla proposta all’approvazione passano almeno 3 anni.

La Commissione europea riceve la richiesta come dossier tecnico scientifico, in cui è dimostrata la sicurezza degli alimenti per gli usi previsti (ex. Tossicità).

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) valuta il dossier dal punto di visto scientifico indipendentemente dall’azienda che manda la richiesta.

In seguito, se l’autorità ritiene valida la proposta indice una consultazione pubblica di 3 settimane.

Il Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi (Sc-Paff) è formato da un rappresentante per ogni Paese membro. L’approvazione richiede almeno il 55% di voti favorevoli per procedere con la commercializzazione del prodotto in questione.

Quali sono state le tempistiche per l’approvazione della carne coltivata?

Nel 1994 è stato presentato il primo brevetto, che ha permesso di produrre il primo hamburger coltivato solamente vent’anni dopo (nel 2013)!

Nonostante la proposta presentata circa 30 anni fa, ad oggi questo novel food è ancora ben lontano dalle nostre tavole.

Fonti 

Le informazioni sopra riportate sono state tratte da: