LA FRUIZIONE DI SCIENZA E TECNOLOGIA

Il rapporto tra scienza e cittadini sul web e social network secondo l’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società

immagine di una tv del 1950

Come nel 2021, secondo l’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società, il 77% degli italiani afferma di guardare almeno una volta al mese trasmissioni televisive che parlano di scienza e tecnologia. Più di due terzi legge articoli sulla stampa quotidiana; il 60% consulta siti web e blog e il 54% legge riviste; più di un terzo ascolta trasmissioni radiofoniche in ambito scientifico. Molti però non prestano attenzione alla fonte dalla quale ricevono le informazioni, soprattutto se Tv o web. Tendono a ricordare canali o riviste più “famose” come Focus, o Wikipedia sul web.

Nel 2021 l’aumento generalizzato dell’esposizione alla scienza subisce una battuta d’arresto. Come negli anni precedenti, l’esposizione ai contenuti scientifico-tecnologici dei media diminuisce all’aumentare dell’età e cresce all’aumentare del livello di istruzione. Infatti, la maggior parte degli anziani, con un basso titolo di studio, a differenza dei giovani più istruiti, ha difficoltà ad informarsi attraverso i canali multimediali.

Nel 2021, l’Osservatorio Scienza e Tecnologia e Socie ha indagato la diffusione della fruizione dello scambio di post, immagini o video che trattano contenuti scientifici sui social network più utilizzati.

Nel 2020, il 77% degli italiani usa Facebook e YouTube, il 67% Instagram e il 52% Twitter. A maggio 2021, la percentuale di italiani che usa Twitter scende al 51%, come per Instagram, che arriva al 64%. La differenza sostanziale è che su questi due social sale il livello di informazione raggiungendo il 39% su Instagram e supera il 50% su Twitter, ma cala la condivisione di contenuti, arrivando al 33% su Twitter, e al 40% su Instagram e YouTube. Facebook, invece, utilizzato ancora da tre italiani su quattro, risulta che, nell’ultimo anno, è utilizzato per la condivisione di almeno un post su un argomento scientifico-tecnologico.