Prosecco: come sceglierlo e degustarlo correttamente

calici di prosecco

Mi presento

Mi chiamo Ginevra Pozzi, sono biologa e studentessa del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre. Frequento il corso di Laurea Magistrale in Biologia molecolare, cellulare e della salute. Durante i miei studi ho seguito un insegnamento sui Principi di enologia e tecniche di degustazione. L’insegnamento è stato attivato dal corso di Laurea in Scienze e culture enogastronomiche, nello stesso dipartimento di Scienze.

Università Roma Tre

Ho deciso di seguire il corso perché sono sempre stata affascinata dalla cultura del vino, immancabile sulle nostre tavole. Grazie al Professor Paolo Pietromarchi, enologo e docente di enologia dell’Università Roma Tre, ho approfondito molti aspetti di questa bevanda: la sua storia, la sua cultura, ma anche i processi chimici e biologi che sono alla base della sua produzione.

L’arte di fare vino abbraccia molte discipline scientifiche, tra cui la botanica, la chimica organica, la microbiologia, la fisica. Il Professore ha dato la possibilità a noi studenti e studentesse di partecipare a diverse degustazioni di vino. Abbiamo così avuto modo di esplorare direttamente attraverso i nostri sensi il risultato delle reazioni fisico-chimiche necessarie per la sua realizzazione. Oggi vorrei quindi guidarvi in un’interessantissima, o almeno spero lo sia per tutti voi, degustazione di Prosecco.

Qualche curiosità sul Prosecco

Prosecco

Siamo sinceri, quanti di noi almeno una volta nella vita sono stati avvolti dall’imbarazzo quando a cena fuori, magari con il ragazzo o la ragazza su cui vogliamo fare colpo, arriva il momento in cui bisogna scegliere il vino da ordinare e poi, come se non bastasse, lo si deve assaggiare, fingere di saperne qualcosa e alla fine dire al cameriere se ci piace oppure no? Ecco, oggi voglio darvi alcune dritte su come scegliere un Prosecco di qualità e rendere meno stressanti e sicuramente più piacevoli momenti come questo.

Il Prosecco è un vino rappresentativo della regione Veneto, ottenuto attraverso il metodo Charmat. Cos’è il metodo Charmat? Il vino si ottiene tramite la fermentazione, che è un processo chimico naturale in cui i lieviti presenti sulle bucce d’uva reagiscono con lo zucchero contenuto nel mosto, lo convertono in alcool e anidride carbonica e danno vita al vino che conosciamo e apprezziamo. Il metodo Charmat prevede una doppia fermentazione in autoclavi d’acciaio con l’aggiunta di lieviti e zuccheri e consente così di ottenere vini dal sapore leggero, fresco e poco alcolici.

Nel nostro immaginario il Prosecco è il tipico vino da servire ad un aperitivo, da accompagnare ad una buona frittura di pesce in spiaggia o ad un buffet di benvenuto ad una festa. In effetti il Prosecco è un cosiddetto vino spumante, che con la sua freschezza e acidità si contrappone perfettamente a piatti ricchi di grassi come una frittura.

Come degustare il Prosecco

Degustazione di Sommelier

La degustazione di un vino coinvolge tutti e cinque i nostri sensi e prevede un esame visivo, olfattivo e solo alla fine gustativo. Come prima cosa si inclina il calice su una superficie chiara e si cerca di definire il colore del vino. Il Prosecco è generalmente giallo paglierino, brillante ed intenso. Poi si osserva la grandezza delle bolle che salgono verso l’alto, nota come grana del perlage. Più alta è la qualità del Prosecco, più le bolle saranno piccole e saliranno lentamente verso la superficie. In un Prosecco di qualità la grana del perlage è quindi fine e l’effervescenza persistente.

Ora portiamo il calice al naso e cerchiamo di riconoscere i profumi che odoriamo. Che profumi sento? Cosa mi ricordano? Il Prosecco restituisce note fruttate, che ci ricordano la pera, la mela, profumi semplici. I profumi sono insiemi di sostanze chimiche volatili, alcuni di loro possono sprigionarsi solo se agitiamo il vino, altri solo se lo riscaldiamo con le mani. Nel caso dello spumante il vino non deve essere né agitato né riscaldato perché altrimenti perderebbe la sua effervescenza.

È finalmente arrivato il momento di assaggiare il Prosecco nel nostro flûte: al palato è leggero, fresco, leggermente sapido, poco alcolico e dall’effervescenza fine. L’effervescenza di uno spumante ne esalta la sapidità, la freschezza e lo rende meno dolce. Insomma, il Prosecco è il vino perfetto da sorseggiare con una frittura o con qualche nocciolina in occasione di un aperitivo in compagnia.

Brindisi con Prosecco

Mi auguro che questa breve guida sulla degustazione del Prosecco abbia acceso in voi la curiosità di conoscere meglio tutto ciò che si nasconde dietro una bottiglia di vino servita a un tavolo, proprio come è successo a me.