Lavorare nel settore agroalimentare senza trascurare la famiglia

Intervista a Ester Maria Franchetti, studentessa del corso di laurea in Scienze e culture enogastronomicheLaureato, Icona, Icona Laureato, La Laurea

Ester Maria Franchetti, studentessa romana di 21 anni, ha iniziato il suo percorso di studi frequentando l’Istituto alberghiero “Vincenzo Gioberti”, scegliendo l’indirizzo di cucina. La passione per quest’ultima l’ha indirizzata verso il percorso di laurea in “Scienze e Culture Enogastronomiche” dell’Università degli studi Roma Tre.

Perché hai scelto il corso di laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche?

“Nel corso degli ultimi tre anni di istituto professionale, ho avuto modo di interfacciarmi con il mondo del lavoro. Grazie a queste esperienze, ho capito come la professione del cuoco possa limitare il mio sogno di creare una famiglia. Grazie ad una mia compagna di classe, sono venuta a conoscenza del nuovo corso di laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche. Ho scelto così di intraprendere questo percorso formativo per avere la possibilità di un’ampia scelta di impieghi nell’ambito agroalimentare per poter anche esaudire il mio sogno di avere una famiglia”.

Sei al terzo anno. Quali gli aspetti negativi e quali i positivi di tale percorso accademico?

“Essendo un corso nuovo, molte volte ci sono stati dei problemi a livello organizzativo che hanno, ovviamente, inficiato sul mio percorso. La pandemia, è stata sicuramente un altro problema, perché non mi ha dato la possibilità di frequentare in presenza e di svolgere delle uscite didattiche, che sono fondamentali per tale ambito. Gli aspetti positivi sono diversi: dallo studio di materie di mio interesse, che mi hanno portata a capire in maniera chiara quello che sarà poi il successivo percorso lavorativo, all’incontro e alla conoscenza di professionisti che operano già nell’ambito agroalimentare”.

Dopo la laurea, quali progetti di studio o lavoro?

“Legato a quello che è stato il percorso accademico, mi accorgo che l’orientamento in ambito lavorativo sarà sicuramente verso i controlli di qualità, le certificazioni dei prodotti alimentari e la sicurezza alimentare”.