Gli Italiani e la loro privacy

Nonostante la paura per la diffusione dei propri dati, gli italiani non rinunciano a restare connessi

 

Cosa ne pensano gli italiani sull'immettere i propri dati online

L’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società ha effettuato nel 2020 una ricerca sul digitale, coinvolgendo gli italiani su questioni scientifiche oltre che tecnologiche. Tra queste indagini, si trova un argomento che spesso è sottovalutato: la privacy e la sicurezza dei dati personali, utilizzati sempre di più per poter essere connessi online. L’indagine in questione è stata eseguita  sugli italiani con due metodi: CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) e CAWI (Computer Assisted Web Interviewing) a persone di età uguale o maggiore a 15 anni.

Circa il 77% degli italiani risulta molto o abbastanza preoccupato per l’uso dei propri dati su piattaforme online, questa percentuale aumenta del 15% rispetto al 2018. Di conseguenza, scende la percentuale di coloro che non hanno nessun timore nella divulgazione per restare connessi, che va dal 16% nel 2018 al 5% nel 2020.

Perché questa paura?

Tra gli italiani  che sono abbastanza preoccupati,  il motivo è dato possibilità che i loro dati possano essere diffusi a terzi (91%); un’altra possibilità è quella che i dati siano utilizzati per controllare le preferenze attraverso i social; infine (66%), c’è chi si preoccupa per l’influenza delle proprie opinioni politiche e non attraverso post mirati.

Come si vede, è alta la percentuale di chi ha paura. Ma allo stesso modo è meno alta la percentuale di chi ha paura, ma non fa niente e non ha preso nessuna precauzione per proteggere i propri dati (62%). Mentre un piccolo 13% ha cercato di utilizzare motori di ricerca differenti e solo l’8% si è cancellato da uno o più social.

Paura per i più piccoli

Gli italiani molto o abbastanza preoccupati hanno dichiarato che la loro paura va soprattutto ai minori che usano piattaforme online, ritenendo vietato l’uso sotto i 18 anni. Inoltre, 4 cittadini su 5 sono del parere che chi usa i social sia consapevole di eventuali rischi a cui va incontro  e che non è solo colpa delle aziende. Dall’altro lato,  è indicata la paura che aziende come Google e Facebook, che al giorno d’oggi hanno troppo potere.

Ma è davvero così importante al giorno d’oggi essere connessi e sottovalutare l’importante dei propri dati?

Sì, la maggior parte del popolo italiano è in costante preoccupazione per la propria privacy. Ma allo stesso tempo è importate essere social, al passo coi tempi, stare in costante connessione con il mondo, tanto da riuscire a mettere da parte il proprio timore per la divulgazione dei dati personali