Dalla fisica alle fermentazioni: si parla di Scienze e culture enogastronomiche

Ilaria Buccolini è nata a Roma nel 2001, è una studentessa del corso di laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche, del quale frequenta il terzo e ultimo anno. Durante questo percorso, ha potuto approfondire la sua passione per la cucina e il buon cibo, concentrandosi maggiormente sui processi scientifici e tecnologici degli alimenti.

 – Perché la scelta del corso di laurea in Scienze e culture enogastronomiche?

Il mio percorso di studi è stato molto variegato, ho iniziato la scuola superiore in un liceo scientifico, a metà percorso ho deciso di cambiare direzione e mi sono iscritta al liceo artistico, dove ho svolto gli ultimi due anni e conseguito l’esame di maturità. Durante tutti quegli anni una cosa che non ho mai abbandonato è stata la passione per la cucina e la voglia di sperimentare nuove combinazioni e gusti. Quando ho iniziato ad informarmi sulle varie facoltà ho trovato molto interessante il corso di Scienze e Culture Enogastronomiche perché non avevo mai pensato a come il cibo e la scienza potessero essere strettamente collegati fra loro. Ho deciso così di iscrivermi per ampliare la mia conoscenza su una delle mie passioni più grandi.

– Quali gli aspetti positivi e negativi di questo percorso accademico?

Il bello di questo corso, secondo me, è il fatto che in nessun altro corso si sente parlare di fisica nell’enogastronomia o di fermentazione o, ancora meglio, si mangia e si degustano vini. È un corso in cui vengono svolti molti laboratori scientifici, tutti molto ben organizzati.

Un vantaggio dei posti limitati per accedere a questo corso è la possibilità di avere più contatti con i docenti, che riescono anche a capire meglio le necessità degli studenti.

L’unico aspetto negativo è l’organizzazione generale del corso, capita infatti che avvisi importanti arrivino in ritardo, come la comunicazione delle date d’esame o gli orari delle lezioni.

– Dopo la laurea quali progetti di studio e di lavoro?

Non ho ancora un progetto di lavoro ben definito, vorrei continuare a studiare iscrivendomi ad una magistrale o ad un corso di specializzazione in ambito scientifico. Mi piacerebbe approfondire le mie conoscenze nell’ambito dell’analisi sensoriale o in quello delle tecnologie alimentari.