Covid-19: aumenta in Italia la fruizione di argomenti scientifici

Lo rivela Observa Science in Society nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2021. Una pubblicazione editata dalla casa editrice il Mulino.

La diffusione di contenuti scientifici e tecnologici è cresciuta in Italia nel 2020. Questo fenomeno è avvenuto con l’utilizzo preponderante dei social media e del web. Tali dati vanno contestualizzati con lo stato di emergenza sanitaria, che ha portato ad una maggiore fruizione di argomenti scientifici, come rivela Observa Science in Society nell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2021. Una pubblicazione editata dalla casa editrice il Mulino.

Negli ultimi dieci anni la percentuale di popolazione che fruisce di articoli scientifici e tecnologici è aumentata, partendo da un 50% nel 2010 fino ad arrivare ad un 73% nel 2020. L’unico dato che si presenta invariato è l’esposizione alla scienza nei media, che diminuisce al crescere di età ed aumenta al crescere del livello di istruzione.

L’Osservatorio ha inoltre condotto un’indagine sull’utilizzo della tipologia di social network più usati: il 77% degli italiani utilizza Facebook e YouTube e in maniera più contenuta utilizza Instagram (67%) e Twitter (52%). Tra gli intervistati emerge la differenza di diffusione di contenuti scientifici nei vari social media Facebook e YouTube presentano una maggiore diffusione di contenuti scientifici, rispetto ad Instagram e Twitter, che superano quasi del 50% i contenuti di natura non scientifica condivisi. Inoltre, la pratica di condivisione di contenuti scientifico-tecnologici è maggiormente usata tra gli utenti di Facebook: nell’ultimo anno il 60% di essi ha condiviso un post scientifico-tecnologico. Un aspetto molto positivo è la percentuale di cittadini che segue direttamente, attraverso social media o siti web, le scienziate e gli scienziati o gli istituti di ricerca.

Questo fenomeno è avvenuto in seguito ad una maggiore consapevolezza di natura scientifica, proprio per questo i contesti informativi reputati più credibili e veritieri sono conferenze pubbliche di ricercatori, riviste scientifiche, programmi televisivi sulla scienza, siti web di istituti ricerca o di scienziati e scienziate, programmi radiofonici o profili social dedicati alla divulgazione di informazioni scientifiche.

La credibilità attribuita a questi mezzi di divulgazione è fortemente correlata alla fiducia verso i ricercatori. Infatti, un altro dato che emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio è che tra il 2015 e il 2020 la percentuale di popolazione che segue uno o più scienziati/e è aumentato da uno scarso 11,5% ad un modesto 37%. Ad oggi gli scienziati e le scienziate e sono considerati degli di fiducia dal 65% della popolazione.