Scienze e Culture Enogastronomiche

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Davide e la sua esperienza nel corso di laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche.

Davide Gennamari, studente di 23 anni al terzo anno in Scienze e Culture Enogastronomiche (SCEG) all’Università Roma Tre, ci racconta la sua esperienza con il corso di laurea triennale e cosa vorrà fare una volta laureato.

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Perché hai scelto proprio il corso di laurea in Scienze e culture enogastronomiche?

Inizialmente, dopo esser uscito da un istituto tecnico industriale, ho iniziato a frequentare Ingegneria Gestionale che, dopo 6 mesi, ho abbandonato. Cercando su internet, ho trovato il corso di laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche a RomaTre che ho ritenuto più interessante rispetto gli altri corsi di laurea anche per la presenza della parte pratica, cosa che mancava ad ingegneria.

Quali aspetti positivi e negativi hai riscontrato in questo corso accademico?

Parlando degli aspetti negativi, trovo difficili le materie in cui faccio fatica a comprendere, soprattutto se non riesco a seguire il metodo di studio del professore.

Invece, gli aspetti positivi sono legati alla bassa presenza di alunni che rende il clima molto tranquillo. Ci conosciamo tutti e questo mancava all’interno del corso di ingegneria, così come la parte pratica.

 

Cosa intendi per metodo di studio del professore?

Intendo la modalità di erogazione che alcune volte non viene descritta e argomenti che molti professori danno per scontato che gli studenti sappiano.

 

Dopo la laurea, quali progetti di studio o lavorativi hai?

Vorrei proseguire gli studi con la laurea magistrale in Tecnologie Alimentari a Modena, non mi sento pronto ancora per il lavoro. Voglio specializzarmi su un settore perché sin da piccolo sono stato appassionato ai processi industriali e reputo possa essere interessante applicarlo su questo campo.