Divulgazione scientifica: Social o Tradizionale?

La crescita della divulgazione scientifica sui social

Secondo Observa, https://www.observa.it/, negli ultimi anni la divulgazione scientifica sui social è aumentata in modo significativo. Nel 2015 solo l’11,4% delle persone seguiva almeno uno scienziato o un’istituzione di ricerca. Nel 2024 questa percentuale è salita al 44,6%.

Questo aumento dipende da diversi fattori. Sono nate nuove piattaforme e quelle già esistenti si sono evolute. La diffusione degli strumenti elettronici è cresciuta e le reti sono diventate sempre più efficienti. Tutto ciò riflette anche un cambiamento culturale: la tecnologia è sempre più presente nella vita quotidiana.


Il ruolo ancora centrale della divulgazione scientifica tradizionale

Nonostante la crescita dei social, diversi studi mostrano che il giornalismo scientifico tradizionale mantiene ancora un ruolo dominante. Un’indagine IPSOS del 2023, svolta per il Science Media Centre nel Regno Unito, ha analizzato le preferenze degli adulti britannici nella divulgazione scientifica. Secondo i risultati, il 73% degli intervistati si informa tramite i media tradizionali, mentre il 27% preferisce i social.

Questi dati confermano la crescita dei social, ma mostrano anche che il giornalismo scientifico tradizionale resta la fonte principale.


Il “boost” dato dai social alle notizie scientifiche

I social però amplificano la diffusione delle notizie. Uno studio di Iain Xie Weissburg e colleghi ha analizzato l’impatto degli influencer su X (ex Twitter) sulla visibilità delle pubblicazioni scientifiche. I dati mostrano che i link condivisi dagli influencer ricevono in media 2,5 volte più click rispetto ai contenuti non condivisi.
Questo effetto dimostra che la presenza online non sostituisce il giornalismo tradizionale, ma ne potenzia la portata.


Il rischio della disinformazione

La velocità con cui le informazioni circolano sui social porta però anche dei rischi. Chiunque può pubblicare contenuti e opinioni, e questo può favorire la diffusione di notizie imprecise o false.


Verso un’integrazione efficace

La vera sfida dei prossimi anni sarà integrare al meglio i punti di forza delle due modalità di comunicazione. Da un lato servono la solidità e la precisione del giornalismo tradizionale. Dall’altro è utile la capacità dei social di coinvolgere un vasto pubblico.

La scienza ha bisogno di una comunicazione credibile ma anche dinamica. Per questo è importante raggiungere molte persone senza rinunciare al rigore e all’affidabilità.

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