Scienze e Culture Enogastronomiche: intervista a Viviana Santini

Viviana Santini studentessa di Scienze e Culture Enogastronomiche

 

Viviana Santini è una studentessa di Scienze e Culture Enogastronomiche a Roma Tre. In questa intervista Viviana presenta il corso e l’esperienza formativa degli attuali studenti.

 

Perché la scelta del corso di Laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche (SCEG) a Roma Tre?

Ho scelto corso di Laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche quasi per gioco. Fare l’Università non era nei miei progetti futuri, anche perché avendo scelto un istituto professionale era più logico scegliere una carriera lavorativa. Però volevo fare qualcosa di più, volevo imparare di più. Mi è  sempre piaciuto studiare, fin da piccola, essere informata e consapevole su un argomento e quando mi sono imbattuta in SCEG ho capito di voler provare ad intraprendere questo nuovo percorso, per essere più preparata su temi ed argomenti legati agli alimenti in modo tale da essere un professionista a tutti gli effetti.

Quali gli aspetti negativi e positivi del corso?

Di SCEG mi piace la completezza. Apprezzo come tutte le materie s’incontrino fra loro e come il bagaglio culturale che sto acquisendo diventi ricco ogni giorno di più. I professori sono disponibili con gli studenti. Quello che studiamo è fatto su misura per ognuno di noi. Ovviamente, ci sono lati un po’ meno piacevoli, come il grande quantitativo di studio che richiede ogni insegnamento e le tempistiche ristrette fra un esame e l’altro, che ti costringono quasi a fare una corsa contro il tempo.

Dopo la laurea quali progetti futuri?

Dopo SCEG voglio prendere la laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari e lavorare come tecnologo o come addetto al controllo qualità. Mi piace pensare che SCEG sia stata la base dove ho capito, con consapevolezza, quale fosse il lavoro che avrei voluto fare da grande.