Alimentazione e salute, intervista a Lavinia Pristerà di Scienze e culture enogastronomiche

Lavinia, 21 anni, studentessa di Scienze e Culture Enogastronomiche a Roma Tre. Futura naturopata. Da sempre crede nell’alimentazione come mezzo per la salute e il benessere della persona.

Corso di studi si Scienze e Culture Enogastronomiche Scienze

Perché la scelta del corso di laurea in Scienze e Culture Enogastronomiche?

Ho sempre avuto interesse per il mondo della cucina e dell’alimentazione. Mi sono diplomata al chimico-biologico senza avere in mente una strada ben definita, ma per fortuna i miei genitori mi hanno aiutata a trovarla. Loro hanno sempre visto in me una spiccata passione per il mondo dell’alimentazione. Così, insieme, abbiamo conosciuto il corso di SCEG. Una volta visto il piano di insegnamenti, non ho esitato e mi sono buttata.

Quali gli aspetti positivi e quali i negativi di questo corso accademico?

salute

Se dovessi indicare degli aspetti negativi, avrei preferito più approfondimento per alcuni insegnamenti come Scienze dell’Alimentazione. Magari, studiarli durante tutto l’arco dei tre anni, avrebbe permesso di approfondire meglio alcune tematiche che altrimenti abbiamo dovuto tralasciare.

Ho trovato molto positivo, invece, lo spiccato interesse di indirizzarci verso il mondo del lavoro con l’incontro con numerose aziende del settore del food. Questo approccio garantisce un immediato ingresso ben definito nel settore scelto subito dopo la laurea triennale.

Quali progetti dopo questo corso di laurea?

cibo e salute

Durante questi anni di SCEG ho maturato la passione per la nutrizione, credendo sempre più nella correlazione tra alimentazione e salute. Da qui nasce la mia determinazione nell’intraprendere un percorso magistrale dedicato interamente alla nutrizione. Infine, il mio sogno è quello di diventare naturopata. Una professione ancora non riconosciuta. Chissà, un giorno sarò proprio io a riuscirci.

Di Paolo Montemurro