Il latte è un alimento ricco di sostanze nutritive utili al nostro organismo e gli esperti consigliano di consumarlo con regolarità. Tra i consumatori sono nati alcuni dubbi circa l’assunzione di alimenti senza lattosio e l’età più corretta per consumare prodotti lattiero caseari.
I prodotti senza lattosio e le intolleranze
I prodotti senza lattosio, in questi ultimi anni, a livello di vendite stanno aumentando sempre di più: come affermano i dati dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy 2021 in collaborazione con Nielsen, rappresentano il 4,8% dei 78.630 prodotti alimentari monitorati con una crescita percentuale del 0,9% delle vendite in valore da giugno 2020 a giugno 2021. I consumatori che acquistano questi prodotti non sono tutti intolleranti al lattosio e circa il 75% di chi soffre di questa condizione non sa di esserlo, spesso anche a causa dell’assenza di sintomi.
Quando si parla di intolleranza al lattosio è importante affermare che può essere comprovata solo previ esami specifici (come il breath test) che determinano l’effettiva condizione e, solo se positivo, si ricorre all’eliminazione dei prodotti contenenti lattosio. Nonostante l’esistenza di questi test molte persone, sulla base di un’autodiagnosi, si definiscono intolleranti e decidono di consumare alimenti senza lattosio. Eliminare in maniera definitiva il lattosio è fortemente sconsigliato poiché potrebbe portare ad avere ripercussioni negative sull’organismo, come si afferma nelle Linee Guida del CREA. Assumendo questi prodotti introduciamo varie sostanze nutritive come calcio e zinco, soprattutto una parte dello zucchero del latte necessaria per garantire la lattasi. Questo enzima, presente nella mucosa dell’intestino, consente la digestione del lattosio e se non utilizzato si può inattivare. Tutto ciò dà origine alla cosiddetta intolleranza secondaria dovuta all’assenza prolungata del consumo di latte e latticini.
Bere latte a tutte le età
A causa di false credenze e informazioni vi è una parte dei consumatori che abbandona il consumo di latte sostenendo sia dannoso soprattutto per i più piccoli. Ricerche scientifiche hanno dimostrato che per la salute dei bambini l’assunzione regolare di latte è fondamentale. Nello specifico, essendo un prodotto ricco di sostanze nutritive, se introdotto nell’alimentazione si ottiene un incremento del contenuto minerale osseo (BMC) e migliora così lo stato delle ossa. È consigliato inoltre inserire questi prodotti nella propria dieta se si è in gravidanza per assicurare al feto il giusto apporto di calcio e proteine molto importanti per lo sviluppo dello scheletro del nascituro. È fondamentale porre particolare attenzione alla tipologia di prodotti lattiero caseari che si vogliono consumare: è quindi preferibile assumere solo latte vaccino pastorizzato ed evitare latte crudo e formaggi con muffe perché potrebbero essere contaminati da listeria, un batterio che può causare malattie gravi.
A seguito di vari dibattiti nella comunità scientifica, si può affermare con certezza che il latte e i suoi derivati sono fondamentali in una dieta equilibrata e consigliati a tutte le fasce d’età. Inoltre, come si evince nel documento redatto dalla Nutrition Foundation of Italy, non vi sono motivazioni per le quali sia opportuno bandire l’assunzione di questi prodotti.